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Controlli necessari prima della posa in opera |
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Controllo idrometrico dei sottofondi ed inizio posa su valori non superiori al 2-2,5% (in peso) e 18-19% (misurazione elettrica KPM Acqua Boy).
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Temperatura ambientale NON inferiore a 15°C. |
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Umidità dell’aria nell’ambiente NON superiore al 65%. |
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Attivazione del riscaldamento (nel periodo invernale) almeno 10 gg. prima della posa e mantenimento, a livelli modesti, dello stesso anche durante e dopo la finitura delle operazioni di messa in opera. |
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In caso di sottofondi speculari, decerare accuratamente il piano di posa e trattarlo con un prodotto che ne agevoli l’aggrappaggio. |
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Incollaggio |
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Per un lavoro finito "a regola d’arte", è necessario seguire le seguenti precauzioni: |





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L’umidità del sottofondo deve essere rigorosamente accertata, poiché la dimensione delle tavolette e/o del listone comporta coefficienti di dilatazione (nel caso di umidità anomala) maggiori rispetto al lamparquet normale. |
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Per quanto riguarda il collante, è raccomandabile l’impiego del tipo “monocomponente” o quello a “due componenti”, in luogo del normale vinilico. L’uso di questi collanti diventano indispensabili nel caso di posa su superfici tipo marmi, graniglie, ceramica, ecc.. Con queste precauzioni tecniche le quali, ripetiamo, sono più che sufficienti a garantire un risultato ineccepibile, si possono aggiungere precauzioni "professionali", nel consigliare ed orientare la clientela verso essenze legnose le cui caratteristiche di stabilità, assicurino una maggiore tranquillità a fronte di quei casi in cui la diligenza del personale di posa, unita ad eventuali imprevisti, non sia sempre sotto controllo. |
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La finitura del parquet |
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Dopo l’assestamento definitivo del parquet, si passa a diverse operazioni successive che riguardano tutte le finiture. I tempi di assestamento variano a seconda delle condizioni ambientali, dei metodi di posa adottati e delle colle usate. |
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La levigatura: avviene con il supporto di macchine smerigliatrici a carta abrasiva e si sviluppa in tre fasi successive. Dalla sgranatura si passa alla levigatura a grana media per arrivare infine alla carteggiatura (a grana finissima). Dopodiché si procede alla stuccatura del parquet, prima di passare alle fasi successive. |
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La sigillatura: l’operazione di chiusura dei pori è consigliata per tutti i tipi di parquet, in quanto completa la finitura e facilita poi il lavoro di manutenzione. I fondi usati rinforzano le fibre del parquet e lo proteggono dal contatto con l’acqua e con altri liquidi. Dopo la sigillatura è necessaria una finitura superficiale a cera o vernice. |
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La verniciatura: è il tipo di finitura più frequente. Si esegue a pennello o a rullo, con l'utilizzo di materiali e strumenti di qualità, adatti all’uso. In genere vengono date tre mani di vernice e, per ogni mano, prima del passaggio successivo, bisogna aspettare che la vernice sia asciutta. Fra i vari tipi di vernice, quella poliuretanica offre la maggiore resistenza all’abrasione, ma oggi sono sempre più usate le vernici "all’acqua" o "ecologiche". Queste sono prive dei solventi tradizionali, non lasciano odori negli ambienti e tutelano meglio la salute degli artigiani applicatori. |
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La manutenzione |
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La manutenzione di un pavimento in legno, trattato con tre mani di vernice trasparente, è molto facile. Infatti, per pulire, è sufficiente passare leggermente uno straccio appena inumidito su tutta la superficie. Questo lavoro può essere alternato al passaggio di una normale macchina lucidatrice che non ha bisogno di alcun prodotto di lucidatura. |
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Nei pavimenti di legno ciò che nel tempo deperisce o subisce usura, è la pellicola di vernice trasparente. Nei punti di più intenso calpestio, il pavimento comincia a dare segni di usura dopo 6-8 anni. A questo punto deve intervenire il palchettista. L’intervento potrà avere due soluzioni: |
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Nel caso in cui la vernice sia ancora in uno stato accettabile, egli si limiterà a carteggiare tutto il pavimento per togliere la patina superficiale logorata per poi stendere una nuova mano (o due) di vernice. |
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Nel caso invece che l’usura sia molto accentuata, è necessario rilevigare adeguatamente tutto il parquet e poi dare tutte le mani di vernice necessarie. |
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Con una rilevigatura totale viene asportato uno spessore minimo di legno di appena 0,2-0,3 millimetri. Il parquet può, quindi, sopportare nel tempo moltissime operazioni di questo genere, senza perdere nessuna delle sue qualità. E ogni volta tornerà come nuovo, come se fosse stato messo in opera da pochi giorni. |
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Facile è pure la manutenzione dei pavimenti con finitura a cera. Anche in questo caso sono necessarie periodiche lucidature stendendo una nuova mano di cera quando se ne avverte la necessità. |
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Un pavimento di legno è eterno, arredando la casa per generazioni. |
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